14 febbraio, 2012

Scegliere di prendere un cane.

Poche righe dedicate nontanto a chi ha un cane come amico... quanto a chi si trova nel momento in cui deve decidere se prenderlo o meno...

Ciao. Sono morto oggi. Ti sei stancato di me e mi hai portato al rifugio. Erano pieni e ho avuto sfortuna. Ora sono in un sacco nero nella spazzatura. Qualche altro cucciolo erediterà il guinzaglio che quasi non ho usato. Il mio collare era sporco e molto piccolo, però la signorina me l'ha tolto prima di mandarmi nell'aldilà. Sarei ancora in casa se non avessi morso la tua scarpa? Io non sapevo cosa fosse, però era di pelle ed era lì sul pavimento. Stavo solo giocando. Tu ti eri dimenticato di comprare dei giochini al tuo cucciolo. Sarei ancora in casa se fossi stato abituato ed educato per vivere lì? Strofinare il mio naso in quello che facevo mi faceva vergognare di avere anche solo la necessità di andare in bagno. Ci sono libri e insegnanti che ti avrebbero aiutato a insegnarmi ad andare verso la porta. Sarei ancora in casa se non avessi avuto pulci? Senza la medicina contro le pulci, non me le hai potute togliere dopo che mi hai lasciato per giorni nel cortile. Sarei ancora in casa se non avessi abbaiato? Ti volevo solo dire: " Ho paura", "Sono solo", "Sono qui, sono qui!", "Voglio essere il tuo miglior amico". Sarei ancora in casa se ti avessi reso felice? Il picchiarmi non mi ha fatto capire come farlo. Sarei ancora in casa se ti fossi ritagliato del tempo per aver cura di me e per insegnarmi le buone maniere? Non mi hai prestato attenzione dopo le prime due settimane, ma io ho passato il tempo nella speranza che mi amassi. Sono morto oggi. Con amore, il tuo cucciolo.

30 gennaio, 2012

Libertà di...

05 ottobre, 2011

Wikipedia Sciopera!!!


Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalitàorizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia

03 agosto, 2011

Dal Giappone il robot-badante di ultima generazione E’ capace di sollevare persone dal letto e dal pavimento

Che figata ! ! ! Non vedo l'ora di averne uno per vedere cosa succede quando, per un motivo o per l'altro... i sistemi di sicurezza che limitano la forza degli arti meccanici fanno cilecca!!! :-)

04 luglio, 2011

NO TAV

Ieri ero a Chiomonte. C'era un sacco di gente. Non è facile dire quanta. Chi scrive 100000 persone o 50000 persone o 30000 persone... secondo me dice numeri a caso o quasi. C'era gente ovunque. Da Chiomonte ad Exilles, da Exilles alla Ramat e poi su fino a S. Antonio... di nuovo giù al cantiere della Maddalena... insomma... se nel 2005 a Venaus eravamo in 100000... ieri eravamo sicuramente molti di più.
C'erano 2 cortei 'autorizzati e pacifici' e poi c'erano un migliaio di ragazzi più violenti che hanno attaccato, espugnato e presidiato, assediandolo, il cantiere. Terminati i 2 cortei autorizzati, più della metà che ha partecipato, invece di andare a casa, è scesa verso il cantiere ed ha dato manforte ai ragazzi che già stavano lottando. Insomma... è stata una domenica di guerra civile a tutti gli effetti. Non ci sono stati morti e questo è strano e ci sono stati circa 300 feriti tra sbirri e squatter. C'erano gavettoni di candeggina, manganelli, bombe-carta, spranghe, lacrimogeni illegali al cianuro, sassi. Che ne penso? Penso che non sia abbastanza. Penso che dopo 20 anni di proteste pacifiche, violenze subìte dai membri del movimento, cellulari sotto controllo, computer sorvegliati dalla questura e migliaia di parole e giorni sprecati, quello che è successo ieri non basti.

Avrei voluto che TUTTI i partecipanti alla giornata, attaccassero il presidio, rompessero il culo alla polizia e dessero il via alla rivoluzione nel nostro paese devastato dall'avidità di una casta di pupazzi.

Sono passati vent'anni. Non ho più tempo per la pace.

28 settembre, 2010

Vabbene.... non la lapidiamo più! La impicchiamo!

oooooh! Finalmente una buona notizia! Un segnale di grande empatia ed umanità! Sintomo che il nostro mondo migliora giorno dopo giorno e cresce in una direzione di pace e amore! Il giudice religioso ha deciso:"Vabbene.... non la lapidiamo più! La impicchiamo!"

Vorrei poter sperare in un ulteriore cambio di sentenza.

da Repubblica di oggi:

TEHERAN - Sakineh non sarà lapidata, ma non sfuggirà comunque la condanna a morte: la donna iraniana, per cui si è mobilitato il mondo intero, sarà impiccata. Il procuratore generale dell'Iran, Gholam Hussein Mohsen Ejei, ha annunciato che Sakineh Mohamadi Ashtiani, la 43enne che rischiava la lapidazione perché accusata di adulterio, è stata condannata a morte per un altro reato, la complicità nell'assassinio del marito e per questo finirà sul patibolo.

"In base alla  decisione del tribunale, è stata condannata per omicidio", ha detto il giudice religioso secondo quanto riporta il Teheran Times, "e la pena per questo delitto ha preminenza sul reato di adulterio". Quanto all'ondata di critiche e proteste internazionali contro l'Iran, innescata dal caso di Sakineh, il procuratore generale ha aggiunto che "La questione non deve essere politicizzata: il potere giudiziario non si può lasciare influenzare dalla campagna di propaganda avviata in Occidente".

Concept Mobile da Mozilla

20 luglio, 2010

Era gay, cattolico, orecchino al lobo, soprattutto era brillante ed orginale.

"Dopo anni di disillusione ed ingenuità che si attorcigliano su se stesse in un amplesso narcotizzante e ipnotico"... madonna sono un talento nato... è di questa mattina la notizia dell'autocandidatura alle primarie della Sinistra, mi ostino ad usare la esse maiuscola..., di Nichi Vendola. Non Niky... e neppure Niki. Nichi. Aspira a vincere, lo esplicita. Quindi a diventare Presidente del Consiglio dei Ministri, spodestando Silvio. Ora. Qualunque altro politico avesse affermato questo... non c'avrei scritto un post. Per Vendola devo fare un'eccezione. Vedo già tutta la sinistra ad osteggiarlo in tutti i modi. Come un ostile politico pericoloso e sbagliato. Spero lo curino invece come il bene prezioso che, vedendolo intervistato in più occasioni e parlando con chi in Puglia ci vive, mi ha dato l'idea di essere. Ripongo speranze.

16 luglio, 2010

Lettera ad un immigrato extraterrestre.

Caro immigrato extraterrestre,

ll mio paese è fatto di Storia e di Individui.
L'influenza che entrambi hanno sul reciproco è infinita.
Nel mio paese si può morire perchè così qualcuno guadagnerà più soldi.
Si possono uccidere un sacco di individui per questo. Nessuno ti condannerà.
Il potere è in mano ad una oligarchia mediatico-governativa che usa tutti i mezzi esistenti per tarare le nostre menti secondo le sue grandezze ideali.
Dovrei dire:"usava"... ormai non serve neanche più. I bambini nascono tutti 'predisposti' al regime. Da piccolissimi vengono bombardati con immagini e suoni... e voilà... da grandi sono dei perfetti 'citizen'. Dicono che inizialmente non fosse così... eravamo il cuore della storia, la culla della cultura... il posto più ricco per paesaggi e bio-diversità che si potesse immaginare! Era stupendo. Commovente. Eravamo patriottici. Dicono che fossimo invidiati per le nostre scoperte e per le nostre vittorie, eccellevamo in tutto... dal fisico alla mente, dal fase al pensare. Poi dicono che ci abbiano bombardato dagli schermi e da tutti i diffusori... fino a quando non li abbiamo votati! Abbiamo scelto loro perchè non ci fidavamo più degli altri che intanto si erano lasciati indebolire e corrompere.
Ora non è più come allora. Non c'è più niente da votare. Non mi ricordo perchè, ma non si vota più. Vanno a votare solo più i vecchi e comunque non serve a niente perchè tutti i votabili appartengono alla stessa elite. In generale posso dire che non è di moda. Il mio paese era l'unico a vincere le sfide impossibili... era piccolo geograficamente ma aveva un impatto gigantesco sulla politica del nostro pianeta... esportavamo cultura ed una forma di governo chiamata democrazia... -ce l'avete anche voi sul vostro pianeta?- ...ed abbiamo continuato a farlo, solo che erano la cultura e la democrazia più corrotte che la storia avesse mai conosciuto o potuto immaginare! Quando tutti gli altri paesi erano corrotti quanto il nostro... abbiamo smesso di fare anche questo. D'apprima abbiamo distrutto tutti gli ecosistemi salvaguardando solo il nostro, poi abbiamo iniziato a viaggiare nello spazio in cerca di altre risorse da consumare, al di là della coltre di rifiuti che circondava il nostro pianeta. Non abbiamo mai smesso di accettare gli immigrati da qualunque luogo provenissero... li sfruttiamo e li buttiamo come si fa' con una cosa ormai inutile. C'è stato, per la verità, un periodo in cui li cacciavamo appena arrivavano o li abbattevamo prima che arrivassero... ma poi abbiamo capito che usarli era più economico. Insomma qui da noi comandano i soldi, l'illegalità e l'ignoranza, le religioni fanno orge con gli interessi e le massonerie, e tutti siamo parte di un popolino di inermi lobotomizzati. Questo è il mio paese, qui vicino a Bellatrix... sei ancora sicuro di volerci venire? :-) ...è lì da te, in Italia, come si sta?

Ci vediamo quando arrivi... magari ci puoi insegnare un modo diverso di vivere!



Ispirato al racconto La sentinella - Frederic Brown

15 luglio, 2010

P3--->P2--->P1--->P0 :-)




L'hanno pubblicata tutti, salla settimana enigmistica: "5 Orizzontale: Titolare della tessera 625 della P2 (Iniziali)" B.S. ... a Topolino... mancava solo questo blog!




Quella che segue, quindi, è solo la lista degli appartenenti alla P2 così com'è stata sequestrata a Licio Gelli.

ten.col. Sergio Acciai (Firenze, in sonno, fascicolo 113)
dott. Pierluigi Accornero (Viarigi, 321)
rag. Giacomo Agnesi (Roma, 169)
dott. Enrico Aillaud (Roma, 560)
dott. Aldo Alasia (Buenos Aires, 150)
dott. Gioacchino Albanese (Roma, 913)
dott. Raffaele Albano (La Spezia, 286)
cap. Amedeo Aldegondi (Torino, 425)
ten.col. Vito Alecci (Milano, 789)
magg. Giuseppe Aleffi (Pisa, 762)
dott. Alessandro Alessandrini (Roma, 728)
amm. Achille Alfano (Livorno, capo gruppo 12, fasc 450)
gen. Giovanni Allavena (Roma, 505)
prof. Canzio Allegriti (Torino, 94)
principe Giovanni Alliata di Montereale (Roma, passato al Grande Oriente, 361)
dott. Italo Aloia (Cosenza, 173)
Bruno Alpi (Ancona, in sonno, 426)
dott. Roberto Amadi (Milano, 364)
dott. Antonio Amato (Cagliari, 807)
dott. Wilfrido Ambrosini (Verona, in sonno, 112)
avv. Walter Amendola (Brasile, 615)
dott. Aristide Andreassi (Roma in sonno, 170)
avv. Loris Andreini (Montecatini, 417)
dott. Mario Andreini (Verona, 177)
on. Clement Anet Bile' (Costa d'Avorio, 765)
dott. Franco Angeli (Montevarchi, 153)
dott. Ennio Annunziata (Roma, 134)
prof. Fausto Antonini (Roma, 1)
prof. Giuliano Antonini (Roma, 2)
Renzo Antonucci (Pisa, 736)
col. Pietro Aquilino (Perugia, in sonno, 358)
dott. Giuseppe Arcadi (Reggio Calabria, 3)
dott. Aldo Arcuri (Benevento, 4)
dott. Romolo Arena (Roma, 848)
dott. Giacomo Argento (Roma, 384)
dott. Sergio Argilla (La Spezia, 270)
on. Gian Aldo Arnaud (Torino, 726)
dott. Carlo Arnone (Firenze, 393)
dott. Francesco Aronadio (Roma, 944)
dott. Renato Aschieri (Milano, 917)
dott. Giuseppe Attinelli (Palermo, 942)
on. dott. Angelo Atzori (Oristano, capo gruppo 2, fasc 651)
avv. Alfredo Aubert (Torino, in sonno, 287)
col. Mario Aubert (Milano, in sonno, 427)
Alberto Aureggi (Roma, 727)
dott. Jose' Avila (Brasile, 599)
rag. Vittorio Azzari (Roma, 171)
rag. Gilberto Bacchetti (Firenze, 834)
cap. Vasco Bacci (San Vito, 5)
dott. Enzo Badioli (Roma, 581)
dott. Francesco Baggio (Vicenza, 732)
dott. Urio Bagnoli (Roma, in sonno, 6)
gen. col. Enrico Baiano (Reggio Emilia, in sonno, 175)
Pietro Baldassini (Firenze, 394)
cap. Giorgio Balestrieri (Livorno, 907)
dott. Giorgio Ballarini (Firenze, 701)
on. Pasquale Bandiera (Roma, 114)
dott. Guido Barbaro (Torino, 851)
dott. Vito Barbera (Livorno, morto, 182)
rag. Franco Barducci (Firenze, 702)
gen. Tommaso Barile (Roma, in sonno, 420)
dott. Giovanni Barilla' (Palermo, 288)
dott. Hippolito Barreiro (Buenos Aires, 689)
geom. Giovanni Bartolozzi (Firenze, 705)
dott. Federico Barttfeld (Buenos Aires, 479)
on. Antonio Baslini (Milano, 483)
dott. Giuseppe Battista (Roma, 518)
dott. Alberto Battolla (La Spezia, 800)
avv. Salvatore Bellassai (Palermo, 289)
avv. Girolamo Bellavista (Palermo, morto, 7)
dott. Danilo Bellei (Bologna, 484)
ing. Enzo Bellei (Roma, in sonno, 178)
dott. Ottorino Belli (Firenze, 229)
dott. Mario Bellucci (Perugia, in sonno, 174)
on. Costantino Belluscio (Roma, 540)
prof . Nello Bemporad (Firenze, 115)
dott. Giorgio Beninato (Roma, 563)
dott. Silvio Berlusconi (Milano, 625)
dott. Domenico Bernardini (Firenze, capo gruppo 6, fasc 699)
dott. Francesco Bernasconi (Roma, 155)
cap. fr. Carlo Bertacchi (Roma, 629)
dott. Giuseppe Bertasso (Torino, 870)
dott. Luigi Bertoni (Roma, 179)
dott. Mario Besusso (Roma, morto, 180)
dott. Luis Alberto Betti (Buenos Aires, 481)
dott. Lodovico Bevilacqua (Milano, 877)
dott. Angelo Biagini (Firenze, 700)
ing. Livio Biagini (Roma, 529)
dott. Carlo Biamonti (L' Aquila, in sonno, 378)
avv. Gian Paolo Bianchi (Firenze, 703)
dott. Giorgio Bianchi (Torino, morto, 422)
avv. Giulio Bianchi (Pistoia, 183)
avv. Pierluigi Bianchini Mortani (Firenze, 742)
prof. Francesco Biancofiore (Roma, 365)
ing. Franco Bida (Roma, 911)
p.i. Giorgio Bida (Novara, morto, 423)
dott. Giorgio Billi (Firenze, 548)
dott. Maurizio Bina (Cagliari, 819)
dott. Luigi Bina (Roma, 8)
amm. Gino Birindelli (Roma, 130)
dott. Luigi Bisignani (Roma, 203)
dott. Garibaldo Bisso (Livorno, 773)
gen. Luigi Bittoni (Firenze, passato ad altra Loggia, 116)
col. Bartolo Blasio (Roma, 824)
cap. Alessandro Boeris Clemen (Roma, 738)
prof. Giulio Bolacchi (Cagliari, 886)
uff. Jose' Bolshaw Salles (Brasile, 601)
dott. Gianni Bonaga (Torino, 376),
Vincenzo Bonamici (Pistoia, 880)
dott. Ugo Bonasi (Roma, 857)
geom. Antonio Bonetti (Cesena, 366)
Sandro Boni (Firenze, in sonno, 704)
dott. Nicolo' Borghese (Roma, 546)
avv. Fabio Borzaga (Trento, passato ad altra Loggia, 424)
dott. Enrique Victor Boully (Buenos Aires, 691)
dott. Osvaldo Brana (Dakar, 101)
gen. Ettore Brancato (Roma, 504)
dott. Pasquale Brandi (Bari, 9)
avv. Agneletto Branko (Trieste, passato ad altra Loggia, 291)
dott. Carlos Braulio (Brasile, 600)
Maurizio Bruni (Livorno, 774)
dott. Vittorio Bruni (Firenze, 706)
dott. Ottorino Bruno (Roma, 103)
dott. Paolo Bruno (Cosenza, 181)
gen. Walter Bruno (Roma, 10)
Ivan Bruschi (Arezzo, 395)
dott. Ettore Brusco (Roma, 11)
Renzo Bruzzone (Torino, 176)
dott. Fosco Buccianti (Firenze, 638)
avv. Brunetto Bucciarelli Ducci (Arezzo, 573)
gen. Paolo Budua (Roma, 292)
avv. Glauco Buffarini Guidi (Roma, 102)
dott. Roberto Buffetti (Roma, 322)
Aldo Bugnone (Torino, 785)
dott. Antonio Buono (Forli', 104)
rag. Giancarlo Buscarini (Roma, 850)
magg. Antonio Cacchione (Firenze, 197)
cap. Carlo Cadorna (Roma, 780)
Giorgio Cagnoni (Ravenna, 166)
dott. Mario Cagnoni (Ravenna, 167)
Paolo Cagnoni (Ravenna, 168)
Paolo Caiani (Montecatini, 838)
Piero Caiani (Montecatini, 676)
Dott. Salvatore Cajozzo (Svezia, 586)
col. Antonio Calabrese (Bologna, 485)
dott. Silvio Caldonazzo (Roma, 293)
cap. Guido Calenda (Roma, 156)
dott. Roberto Calvi (Milano, 519)
dott. Antonio Calvino (Buenos Aires, 692)
dott. Antonio Campagni (Pisa, 665)
dott. Ennio Campironi (Milano, 888)
dott. Umberto Campisi (Catania, 12)
maestro Paolo Candigliota (Roma, 379)
dott. Antonio Cangiano (Cosenza, 367)
col. Rocco Cannizzaro (Roma, 200)
cap. Antonio Cantelli (Messina, 185)
ing. Fernando Cantini (Firenze, 836)
dott. Alberto Capanna (Roma, 553)
prof. Ilvo Capecchi (Pistoia, sospeso, 205)
dott. Achille Capelli (Firenze, 640)
dott. Carlo Capolozza (Roma, 294)
rag. Franco Caponi (Civitanova, 882)
rag. Attilio Capra (Milano, 188)
on. Giulio Caradonna (Roma, 909)
prof. Luigi Caratozzolo (Messina, 875)
p.i. Antonino Carbonaro (Cagliari, 13)
dott. Eugenio Carbone (Roma, 493)
magg. Alberto Carchio (Livorno, 199)
dott. Italo Cardarelli (Roma, 385)
dott. Giampaolo Cardellini (Roma, 157)
col. Rocco Carducci (Roma, 186)
prof. Cesare Carella (Viterbo, 396)
on. Egidio Carenini (Milano, 551)
ten. col. Guido Carenza (Roma, 108)
on. Vincenzo Carollo (Palermo, 295)
dott. Piero (Pier) Carpi (Reggio Emilia, 14)
dott. Vittorio Carrieri (La Spezia, 878)
dott. Giorgio Carta (Roma, 794)
Silvio Casagni (Arezzo, 397)
dott. Roberto Casarubea (Palermo, in sonno, 296)
dott. Pietro Casellato (Treviso, 15)
gen. Giuseppe Casero (Roma, 488)
Remo Casini (Firenze, 428)
prof. Alessandro Casotto (Perugia, 190)
dott. Salvatore Cassata (Marsala, 903)
dott. Carlo Castagnoli (Torino, 876)
ing. Antonio Castelgrande (Roma, 956)
avv. Francesco Catalano (Bari, 16)
dott. Giuseppe Catalano (Roma, 17)
ing. Laico Bruno Cattaneo (Buenos Aires, 790)
dott. Filippo Causarano (Roma, 195)
col. Secondo Cavalli (Firenze, in sonno, 429)
prof. Luigi Cavallini (Pisa, 861)
prof. Giorgio Cavallo (Torino, 696)
dott. Enrico Ceccarelli (Roma, 189)
Mario Ceccherini (Grosseto, 191)
ten.col. Luigi Cecchetti (Roma, 919)
dott. Mario Cecchi (Firenze, 649)
rag. Bruno Cecchi (Firenze, 721)
dott. Bruno Cecchini (Firenze, 397)
amm. Marcello Celio (Roma, 815)
dott. Massimiliano Cencelli (Roma, 897)
prof. Isidoro Centrella (Roma, 905)
col. Amedeo Centrone (Roma, 187)
dott. Alberto Cereda (Roma, 645)
on. Gianni Cerioni (Ancona, 843)
dott. Giovanni Cerquetti (Roma, 18)
cap. Umberto Cesari (Roma, 630)
geom. Eugenio Cesarini (Roma, 741)
cap. Salvatore Cesario (Udine, 670)
dott. Gabriele Cetorelli (Roma, 723)
on. Aldo Cetrullo (Pescara, passato al Grande Oriente, 154)
dott. Francesco Cetta (Roma, in sonno, 192)
rag. Alessandro Checchini (Firenze, 835)
rag. Claudio Chiais (Roma, 265)
dott. Antonio Chiarelli (Firenze, passato ad altra Loggia, 399)
dott. Brunetto Chiarelli (Firenze, 797)
dott. Giulio Chiarugi (Firenze, 400)
gen. Giuseppe Cianciulli (Bari, 164)
on. Fabrizio Cicchitto (Roma, 945) PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA!
amm. Giovanni Ciccolo (Lerici, 129)
dott. Italo Cichero (Genova, morto, 204)
dott. Bernardino Cifani (Roma, 193)
dott. Luigi Cimino (Cagliari, 822)
geom. Mario Cingolani (Ancona, 668)
Manlio Ciocca (L' Aquila, 380)
dott. Mario Ciolini (Firenze, morto, 221)
Mario Ciolli (Firenze, morto, 430)
dott. Vasco Cioni (Firenze, 431)
dott. Elio Cioppa (Roma, 658)
col. Enzo Cirillo (Firenze, 352)
rag. Carlo Ciuffi (Firenze, 419)
dott. Roberto Ciuni (Roma, 814)
Renato Civinini (Firenze, 743)
col. Enzo Climinti (Roma, in sonno, 201)
col. Ennio Cocci (Pisa, 576)
dott. Joaquin Coelho (Brasile, 605)
dott. Antonio Colasanti (Roma, 360)
dott. Enrico Colavito (Venezia, 345)
rag. Giuseppe Colosimo (Livorno, 681)
dott. Giuseppe Compagno (Palermo, 298)
magg. Marino Conca (Roma, 351)
magg. Giuseppe Consalvo (L' Aquila, 381)
dott. Alfonso Coppola (Roma, 19)
dott. Loris Corbi (Roma, 562)
dott. Fausto Cordiano (Brescia, 910)
col. Antonio Cornacchia (Roma, 871)
Heitor Correa De Mello (Brasile, 593)
dott. Stefano Corruccini (Pisa, 664)
dott. Vincenzo Corsaro (Roma, 416)
p.i. Carmelo Cortese (Catanzaro, 20)
cap. vasc. Carlos Alberto Corti (Buenos Aires, 641)
dott. Francesco Cosentino (Roma, 497)
prof. Alfiero Costantini (Fiesole, 512)
ten.col. Alessandro Costanzo (Roma, 152)
dott. Maurizio Costanzo (Roma, 626)
dott. Francesco Cravero (Milano, 731)
Giovanni Cravero (Fossano, 140)
dott. Giampaolo Cresci (Roma, 525)
dott. Giovanni Cresti (Siena, 521)
dott. Fabio Crivelli (Cagliari, 299)
dott. Giuseppe Renato Croce (Roma, 787)
dott. Francesco Crupi (Roma, 300)
dott. Giorgio Csepanyi (Palermo, 301)
ing. Giampiero Cungi (Brasile, 184)
dott. Lino Curiale (Ancona, 583)
dott. Antonino Cusimano (Palermo, 302)
cap.vasc. Sergio D' Agostino (Roma, 131)
dott. Antonio D' Ali Staiti (Trapani, 303)
gen. Romolo Dalla Chiesa (Roma, 500)
cap. Giuseppe D' Allura (Palermo, 892)
dott. Federico D' Amato (Roma, 554)
dott. Antonio D' Ancona (Palermo, 941)
on. Emo Danesi (Livorno, 752),
dott. Mario D'Angelo (Viterbo, 763),
col. Salvatore Dargenio (Roma, 209)
ing. Giovanni D' Arminio Monforte (Milano, 936)
dott. Lorenzo Davoli (Roma, 659)
avv. Sergio De Almeida Marques (Brasile, 616)
dott. Stefano De Andreis (Roma, 939)
dott. Gabriele De Angelis (Roma, 277)
dott. Gustavo De Bac (Roma, 657)
dott. Hans De Belder (Vienna, 208)
magg. Umberto De Bellis (Venezia, 304)
dott. Svandiro De Blasis (Roma, 663)
rag. Antonio De Capoa (Roma, 21)
on. Massimo De Carolis (Milano, 624)
dott. Matteo De Cillis (Roma, 22)
sen. dott. Danilo De' Cocci (Roma, 404)
dott. Pietro De Feo (Firenze, 432)
prof. Domenico De Giorgio (Reggio Calabria, 216)
Domenico De Giudici (Arezzo, 652)
geom. Giancarlo Degl'Innocenti (Firenze, 708)
dott. Renzo De Grandis (Bologna, morto, 433)
ten.col. Sergio Deidda (Roma, 215)
on. Filippo De Jorio (Roma, 511)
dott. Guglielmo De La Plaza (Uruguay, 589)
dott. Cesar De La Vega (Argentina, 590)
Alessandro Del Bene (Firenze, 745)
geom. Vittorio Del Bianco (Firenze, 709)
col. Mario Del Bianco (Roma, 133)
rag. Giampiero Del Gamba (Livorno, 863)
ten.col. Manlio Del Gaudio (Roma, 117)
Pierluigi Del Guerra (Firenze, 710)
dott. Giuseppe Dell'Acqua (Roma, 305)
dott. Massimo Dell' Aquila (Bari, 306)
ten.col. Bruno Della Fazia (Livorno, capo gruppo 7, fasc 23)
dott. Giuseppe Dell'Ongaro (Roma, 739)
dott. Pietro De Longis (Genova, 768)
dott. Jorio Del Moro (Firenze, 707)
on. Ferruccio De Lorenzo (Napoli, 25)
dott. Giuseppe Del Pasqua (Arezzo, passato al Grande Oriente, 353)
dott. Pietro Del Piano (La Spezia, 212)
dott. Michele Del Re (Roma, 661)
prof. Edoardo Del Vecchio (Roma, 143)
magg. Vittorio De Marco (Roma, 890)
avv. Fulviano De Mari (Roma, 24)
Romolo De Martino (Firenze, 744)
dott. Paolo De Michelis (Roma, morto, 213)
dott. Vincenzo De Nardo (Roma, 307)
ing. Salvatore Dente (Roma, 214)
Sergio Denti (Firenze, 643)
dott. Bonifacio De Oliveira (Brasile, 606)
dott. Carlo De Risio (Roma, 733)
col. avv. Antonio De Salvo (Firenze, 194)
gen. Luigi De Santis (Roma, capo gruppo 8, fasc 359)
dott. William De Sena (Brasile, 603)
dott. Ercole De Siati (Teramo, 308)
avv. Jorge De Souza (Brasile, 612)
Denis De Stafanis Baiardo (Tirrenia, 218)
Dott. Levy De Suoza (Brasile, 597)
dott. Osvaldo De Tullio (Roma, 309)
Vincenzo De Vito (Roma, 310)
dott. Franco Di Bella (Milano, 655)
avv. Alberto Di Caro (Bra, 98)
ten.col. Sergio Di Donato (Roma, 158)
dott. Leonardo Di Donna (Roma, 827)
ten. vasc. Bruno Di Fabio (Roma, 210)
dott. Rodolfo Di Filippo' (Roma, 311)
prof. Giuseppe Di Giovanni (Palermo, 935)
rag. Sergio Di Lallo (Firenze, 211)
gen. Sebastiano Di Mauro (Milano, 207)
dott. Mario Diana (Roma, 555)
dott. Luigi Dina (Milano, passato al Grande Oriente, 118)
dott. Vincenzo D' Isanto (Firenze, 777)
prof. Giuseppe Donato (Roma, 902)
Massimo Donelli (Napoli, 921)
avv. Pedro Dos Santos (Brasile, 611)
dott. Duilio Dottorelli (Roma, 434)
cap. Gian Carlo D'Ovidio (Roma, 569)
avv. Giovanni Druetti Di Ussel (Roma, 940)
dott. Mario Duce (Cagliari, 799)
mar. Maurizio Durigon (Arezzo, 418);
on. Mario Einaudi (Roma, 552)
dott. Antonio Esposito (Roma, 251)
rag. Claudio Fabbri (Milano, 132)
dott. Giovanni Fabbri (Roma, 816)
dott. Carlo Fabricci (Trieste, 26)
dott. Luigi Fadalti (Treviso, 938)
col. Nicola Falde (Roma, in sonno, 119)
dott. Carlo Falla Garetta (Cremona in sonno, rest tessera, 96)
dott. Giovanni Fanelli (Roma, capo gruppo 5, fasc 219)
cap. Giovanni Fantini (Livorno, 406)
dott. Francesco Farina (Arezzo, 510)
Mario Elpidio Fattori (Milano, 755)
dott. Tito Favi (La Spezia, 435)
gen. Enrico Favuzzi (Roma, 633)
dott. Mario Alberto Fazio (Roma, 27)
ten.col. Luciano Federici (Arezzo, 568)
prof. Franco Ferracuti (Roma, 849)
dott. Ruggero Ferrara (Roma, passato ad altra Loggia, 28)
Alberto Ferrarese (Firenze, 746)
dott. Alberto Ferrari (Roma, 520)
dott. Aldo Ferrari (Roma, 891)
avv. Giuseppe Ferrari (Roma, 538)
dott. Mario Ferrari (Firenze, 401)
rag. Ivo Ferretti (Livorno, 29)
dott. Antonio Ferri (Roma, 729)
ten.col. Domenico Fiamengo (Cosenza, 837)
dott. Cirino Fichera (Catania, 312)
dott. Wilson Filomeno (Brasile, 613)
dott. Gerardo Finauri (Argentina, 595)
dott. Beniamino Finocchiaro (Molfetta, 522)
dott. Ennio Finocchiaro (L' Aquila, 436)
dott. Walter Fernandes Fins (608)
dott. Ovidio Fioretti (Cagliari, 873)
dott. Publio Fiori (Roma, 646)
dott. Ruggero Firrao (Roma, 498)
dott. Alessandro Flora (Bari, 30)
dott. Fabrizio Flumini (Roma, 784)
gen. Carlo Foce (La Spezia, 120),
dott. Marco Folonari (Brescia, 927)
amm. Vittorio Forgione (Roma, 31)
on.dott. Franco Foschi (Roma, 680)
prof. Arnaldo Foschini (Roma, 32),
sen. Franco Fossa (Roma, 354)
Michele Fossa (Genova, 954)
dott. Artemio Franchi (Firenze, 402)
Giorgio Franchini (Firenze, 776)
cap. Luciano Francini (Pisa, 574)
dott. Gianfranco Franco (Roma, 579)
dott. Luigi Franconi (Roma, 437)
dott. Francesco Franzoni (Torino, 438)
on. Aventino Frau (Roma, 533)
dott. Luis Fugasot (Uruguay, 596)
dott. Sebastiano Fulci (Messina, passato ad altra Loggia, 313)
dott. Silvestro Furgas (Cagliari, 798)
cap. Silvio Fusari (Livorno, 788)
dott. Ugo Fuxa (Palermo, 314)
dott. Gian Piero Gabotto (Roma, 928)
gen. Eduardo Gallardo Rincon (Messico, 610)
dott. Salvatore Galante (Palermo, 315)
dott. Giuseppe Gallo (Genova, 33)
col. Salvatore Gallo (Roma, 933)
gen. Vitaliano Gambarotta (Livorno, 225)
dott. Adolfo Gamberini (Ravenna, 224)
dott. Edoardo Gasser (Trieste, passato ad altra Loggia, 316)
comm. Licio Gelli (Arezzo, 440)
dott. Mario Genghini (Roma, 523)
dott. Carmelo Genoese Zerbi (Stati Uniti, 159)
ten.col. Francesco Genovese (Pisa, 860)
col. Pasqualino Gentile (Roma, 357)
amm. Antonino Geraci (Roma, 809)
dott. Roberto Gervaso (Roma, 622)
dott. Antonio Jose' Ghirelli Garcia (Argentina, 620,
geom. Giancarlo Ghironi (La Spezia, 879)
dott. Giuseppe Giacchi (Roma, 217)
dott. Ado Giacci (Ravenna, 35)
prof. Giacomo Giacomelli (Massa, 441)
Romano Giagnoni (Firenze, 748)
dott. Domenico Gialli (Roma, 222)
ing. Mario Giannetti (Firenze, 712)
ing. Osvaldo Giannetti (Massa, 36)
gen. Orazio Giannini (Roma, 832)
dott. Orazio Giannone (Firenze, 650)
gr.uff. Piero Giannotti (Viareggio, 403)
prof. Gennaro Giannuzzi (Livorno, 735)
dott. Renato Giaquinto (Firenze, 711)
col. Renato Giarizzo (Roma, 223)
on. Ilio Giasolli (Roma, 556)
rag. Renzo Giberti (Genova, 895)
prof. Luigi Gioffre' (Roma, 883)
dott. Tommaso Giorgeschi (Firenze, 747)
avv. Raffaello Giorgetti (Arezzo, 541)
dott. Angelo Giovanelli (Roma, morto, 317)
dott. Giovanni Giraudi (442)
dott. Vincenzo Gissi (Bergamo, 227)
gen. Raffaele Giudice (Roma, 535)
cap. Giovanni Giuffrida (Reggio Emilia, 561)
dott. Ezio Giunchiglia (Tirrenia, capo gruppo 11, fasc 639)
ten.col. Umberto Giunta (Reggio Calabria, 904)
dott. Michele Giovanni Giuratrabocchetta (Potenza, 951)
Vittorio Gnocchini (Arezzo, 698)
dott. Gherardo Gnoli (Roma, 318)
ten.col. Vittorio Godano (Bologna, 226)
dott. Giordano Goggioli (Firenze, 444)
dott. Cesare Golfari (Galbiate, 817)
prof. Egone Golimari (Trieste, passato ad altra Loggia, 443)
col. Umberto Granati (Siena, 248)
dott. Osvaldo Grandi (Massa, 37)
dott. Pietro Paolo Grassi (Potenza, 319)
gen. Giulio Grassini (Roma, 515)
dott. Gianfranco Graziadei (Roma, 679)
gen. Giulio Cesare Graziani (Roma, 503)
dott. Giuseppe Graziano (Palermo, 320)
Mario Grazzini (Firenze, 445)
Mario Luigi Gregoratti (Firenze, 858)
dott. Francesco Gregorio (Roma, 803)
dott. Angelo Grieco (Novara, 446)
dott. Matteo Grillo (Livorno, 439)
cap. Ernesto Grossi (Firenze, 636)
ten.col. Santo Gucciardo (Siena, 867)
dott. Ferdinando Guccione Monroy (Pavia, 136)
dott. Giovanni Guidi (Roma, 830)
dott. Paolo Gungui (Cagliari, 859)
gen. Giuseppe Guzzardi (Roma, capo gruppo 1, fasc 694)
dott. Ever Haggiag (Roma, 137)
dott. Julio Haratz (Brasile, 604)
col. Rubens Iannuzzi (Roma, 138)
dott. Giuseppe Impallomeni (Palermo, 920)
Francesco Imperato (Genova, 865)
Dott. Waldemar Incrocci (Torino, morto, 97)
dott. Oreste Innocenti (Milano, in sonno, 355)
dott. Antonio Ioli (Torino, 852)
dott. Francesco Ioli (Torino, capo gruppo 16, fasc 572)
dott. Carmelo Isaia (Cagliari, 38)
dott. Luigi Ivaldi (Roma, 230)
dott. Jose' Isaac Katz (Buenos Aires, 688)
dott. Guido Kessler (Verona, in sonno, 39)
gen. Giuseppe Kunderfranco (Palermo, 372)
dott. Adolfo Kunz (Firenze, 766)
on.dott. Silvano Labriola (Roma, 782)
cap. Antonio La Bruna (Roma, 502)
dott. Luciano Laffranco (Perugia, in sonno, 232)
dott. Ippolito La Medica (Roma, 121)
ten.col. Michele La Medica (Firenze, 447)
comm. Remo Landini (Verona, 109)
dott. Claudio Lanti (Roma, 914)
dott. Giovanni La Rocca (Perugia, 672)
dott. Raul Alberto Lastiri (Argentina, 621)
Gennaro (Gino) Latilla (Firenze, 41)
dott. Armando Lauri (Firenze, 588)
dott. Silvio Lauriti (Roma, 952)
col. Fulberto Lauro (Roma, 542)
dott. Pablo Lavagetto (Buenos Aires, 480)
cav.lav. Mario Lebole (Arezzo, 139)
dott. Antonio Leccisotti (Roma, 662)
dott. Giovanni Ledda (Nuoro, 42)
col. Federico Lenci (Buenos Aires, 558)
avv. Vito Lenoci (Bari, morto, 231)
Luigi Lenzi (Pistoia, sospeso, 236)
avv. Leonardo Leonardi (Roma, in sonno, 373)
dott. Emilio Leonelli (Roma, 448)
dott. Vincenzo Leporati (Torino, morto, 324)
dott. Enzo Lerario (Firenze, 405)
dott. Walter Levitus (Trieste, in sonno, 325)
cap. Matteo Lex (Firenze, 724)
dott. Antonino Li Causi (Roma, 526)
cap. Serafino Liberati (Roma, 389)
dott. Vittorio Liberatore (Ancona, 804)
on. Gaetano Liccardo (Napoli, 557)
dott. Bruno Lipari (Roma, 693)
dott. Vincenzo Lipari (Roma, 326)
gen. Vittorio Lipari (Bologna, capo gruppo 13, fasc 449)
prof. Gianfranco Lizza (Roma, 233)
ing. Glauco Lolli Ghetti (Genova, 539)
magg. Giovanni Longo (Roma, 234)
prof. Pasquale Longo (Alberobello, 165)
on. Pietro Longo (Roma 926)
dott. Gaetano (Nino) Longobardi (Roma, 368)
dott. Luigi Loni Coppede' (Firenze, 278)
avv. Gaetano Lo Passo (Messina, 43)
dott. Antonio Lopes (Brasile, 598)
dott. Jose Lopez Rega (Argentina, 591)
gen. Donato Lo Prete (Roma, 482)
col. Giancarlo Lorenzetti (Roma, 44)
Giancarlo Lorenzini (Roma, 855)
prof. Massimo Losappio (Siena, 697)
dott. Domenico Lo Schiavo (Australia, 247)
cap. Mario Lotta (Udine, in sonno, 377)
col. Giuseppe Lo Vecchio (Roma, 514)
avv. Rocco Lo Verde (Palermo, 328)
dott. Alvaro Luciani (Roma, 329)
ing. Luciano Luciani (Trieste, 451)
dott. Otello Macchioni Di Sela (Roma, 45)
dott. Giuseppe Macina (Arezzo, 868)
dott. Luigi Madia (Milano, in sonno, 46)
sottoten. vasc. Fulvio Mafera (Pisa, 725)
gen. Gianadelio Maletti (Roma, 499)
dott. Francesco Malfatti di Montetretto (Roma, 812)
prof. Giancarlo Maltoni (Firenze, 415)
on.dott. Enrico Manca (Roma, 864),
col. Pierluigi Mancuso (Piacenza, 206)
dott. Andre' Mandi (Roma, 363)
ten.col. Roberto Manniello (Firenze, in sonno,249)
dott. Giuseppe Mannino (Palermo, 452)
dott. Dario Manzini (Firenze, 407)
cap.fr.Vito Marano (Livorno, 369)
geom. Guglielmo Marcaccio (Roma, 160)
col. Carlo Marchi (Reggio Emilia, 241)
arch. Antonio Marchitelli (Roma, 862)
Maresco Marini (Firenze, 408)
dott. Pasquale Marino (Roma, 566)
on. Luigi Mariotti (Firenze, in sonno, 489)
dott. Renato Marnetto (Roma, 677)
dott. Giovanni Marras (Cagliari,737)
dott. Osvaldo Marras (Firenze, 453)
cap.fr. Mariano Marrone (Ancona, 840)
Franco Marsili (Firenze, in sonno, 753)
Mario Marsili (Arezzo, in sonno, 506)
dott. Carlo Martino (Torino, 252)
on. Anselmo Martoni (Molinella, in sonno, 123)
cap. Antonio Marturano (948)
dott. Massimo Mascolo (Roma, 781)
dott. Marco Masini (Roma, 237)
on. Renato Massari (Milano, 889)
amm. Aldo Massarini (Roma, 695)
dott. Sergio Massenti (Pisa, 253)
gen. Emilio Eduardo Massera (Buenos Aires, 478),
dott. Carlo Massimo (Firenze, 409)
prof. Paolo Matassa Marchisotto (Palermo, 943)
dott. Carlo Mauro (Roma, 565)
dott. Giacomo Mayer (Roma, 47)
dott. Giorgio Mazzanti (Roma, 826)
col. Rocco Mazzei (Milano, morto, 386)
sen. Luigi Mazzei (Roma, 48)
col. Giuseppe Mazzotta (Livorno, 818)
dott. Giuseppe Mazzotti (Roma, 454)
dott. Roberto Memmo (Roma, 564)
ten.col. Gaetano Mendolia (Roma, 550)
dott. Gianni Mercatali (Firenze, 778)
gen. Francesco Mereu (Roma, morto, 490)
dott. Giorgio Merli (Roma, in sonno, 49)
cap. Pietro Mertoli (Livorno, 734)
prof. Renzo Merusi (Roma, 240),
dott. Marco Messeni Petruzzelli (Roma, in sonno, 50)
dott. Antonio Messina (Cosenza, 250)
prof. Michele Messina (Firenze, 414)
rag. Elio Messuri (La Spezia, 51)
dott. Roberto Romero Meza (Genova, 686)
dott. Leo Micacchi (Roma, 330)
gen. Vito Miceli (Roma, 491)
gen. Giuliano Micheli (Padova, 653)
dott. Franco Michelini Tocci (Roma, in sonno, 331)
rag. Enrico Michelotti (Messina, 52)
col. Giuseppe Midili (Roma, 244)
arch. Aladino Minciaroni (Roma, 931)
col. Giovanni Minerva (Roma, 517)
avv. Sergio Minervini (Livorno, 513)
gen. Osvaldo Minghelli (Roma, 142)
avv. Pietro Minnini (Bari, passato al Grande Oriente, 456)
gen. Igino Missori (Roma, 559)
geom. Roberto Misuri (Pisa, 962)
dott. Arrigo Molinari (Genova, 767)
on.prof. Ottorino Monaco (Roma, 53)
cap. Giuseppe Mongo (Firenze, 684)
on. Amleto Monsellato (Lecce, 54)
col. Giuseppe Montanaro (Brescia, 906)
ten.col. Anselmo Montefreddo (Pavia, 246)
Riziero Monti (Ravenna, 55)
dott. Flavio Montisci (Cagliari, 823)
gen.brig. aerea Otello Montorsi (Roma, 144)
ten.col. Franco Morelli (Reggio Calabria, 918)
dott. Mario Moretti (Roma, 932)
cap. Carlo Mori (Roma, 841)
dott. Gaetano Morreale (Firenze, 56)
dott. Flaviano Morri (Forli', 674)
dott. Panfilo Morroni (Venezia, 239)
dott. Paolo Mosca (Roma, 813)
dott. Francesco Mosciaro (Palermo, passato ad altra Loggia, 245)
comm. Bruno Mosconi (Firenze, capo gruppo 9, fasc 392)
dott. Giovanni Motzo (Cagliari, capo gruppo 3, fasc 57)
cap.fr. Angelo Murru (Savona, 58)
magg. Franco Murtas (Nuoro, 930)
dott. Arrigo Musiani (Siena, 59)
gen. Fausto Musto (Bolzano, 457)
col. Pietro Musumeci (Roma, 487)
dott. Franco Nacci (Roma, 759)
dott. Paolo Nannarone (Cortona, 536)
on. Vito Napoli (Roma, 887)
dott. Luigi Nebiolo (Roma, 810)
arch. Mario Negri (Firenze, 713)
prof. Rosario Nicoletti (Roma, 950)
ten.col. Renato Nicoli (Firenze, 455)
dott. Edilio Nicolini (Genova, 916)
col. Domenico Niro (Torino, capo gruppo 10, fasc 458)
dott. Giovanni Nistico' (Roma, 675)
mar. magg Enrico Nocilli (Livorno, 923)
Alighiero Noschese (Roma, morto, 343)
Alberto Nosiglia (Livorno, 869)
col. Franco Novo (Arezzo, 459)
prof. Angelo Nunziante (Messina, 460)
Antonio Nunziati (Firenze, 885)
ten.col. Salvatore Oddo (Roma, 937)
prof. Gianluigi Oggioni (Firenze, 637)
dott. Luigi Oliva (Rapallo, 770)
Carlo Onnis (Oristano, 898)
dott. Giovanni Organo (Padova, in sonno, 332)
dott. Giampiero Orsello (Roma, 60)
avv. Umberto Ortolani (Roma, 494)
dott. Antonio Pacella (Livorno, 671)
dott. Gian Carlo Pagano (Torino, morto, 202)
dott. Antonio Paladini (Roma, in sonno, 61)
dott. Giovanni Palaia (Roma, 792)
dott. Claudio Palazzo (Cagliari 821)
avv. Giampaolo Pallotta (Firenze, 258)
dott. Bruno Palmiotti (Roma, 220)
gen. Giovambattista Palumbo (Firenze 135)
ing. Pasquale Palumbo (Roma, in sonno, 62)
comm. Costantino Panarese (Torino, 461)
dott. Roberto Pandolfini (Firenze, 900)
ten.col. Giancarlo Panella (Milano, 371)
dott. Andrea Panno (Genova, 802)
dott. Sergio Panzacchi (Roma, 290)
col. Marco Paola (Bologna, passato ad altra Loggia, 462)
avv. Mario Paola (Firenze, 257)
dott. Enrico Paoletti (Firenze, 254)
prof. Ivan Papadia (Bari, 922)
rag. Nicolino Pappalepore (Paganica, in sonno, 382)
Angelo Paracucchi (La Spezia, 769)
dott. Maurizio Parasassi (Roma, 582)
cap.dott. Giuseppe Paratore (Arezzo, 845)
dott. Angelo Parisi (Pesaro, 806)
Pieruggero Partini (Roma, 255)
dott. Tito Pasqualigo (Torino, 874)
dott. Andrea Pasqualin (Firenze, 683)
dott. Bruno Passarelli (Roma, sospeso, 141)
dott.Vito Passero (Torino, 63)
dott. Ferdinando Pastina (La Spezia, 801)
ten.col. Franco Pastore (Nuoro, 370)
cap. Giovanni Pastore (Tirrenia, 894)
dott. Salvatore Pastore (Roma, 960)
Marcello Pastorelli (Livorno, 833)
dott. Giovanni Pattumelli (Roma, 64)
Alvaro Pazzagli (Firenze, passato al Grande Oriente, 259)
dott. Franco Peco (Milano, 110)
avv. Carmine (Mino) Pecorelli (Roma, morto, 235)
on. Mario Pedini (Brescia, 570)
dott. Vitaliano Peduzzi (Milano, 111)
dott. Davide Pellegrini (Roma, 387)
dott. Olivo Pelli (Roma, 107)
prof. Renato Pellizzer (Siena, 682)
dott. Walter Pelosi (Roma, 754)
dott. Francesco Pennacchietti (Roma, 65)
dott. Corrado Pensa (Roma, in sonno, 333)
dott. Maurizio Pepe (Torino, 263)
Claudio Perez Barruna (Costa Rica, 594),
dott. Aldo Peritore (Roma, passato al Grande Oriente, 261)
dott. Alberto Perna (Torino, 796)
dott. Cesare Peruzzi (Firenze, 716)
dott. Carlo Pesaresi (Forli', 172)
rag. Lamberto Petri (Ancona, 567)
cap. Gianfranco Petricca (Livorno, 627)
Antonio Petrucci (Firenze, 715)
on. Sergio Pezzati (Firenze, 528)
Claudio Pica (in arte: "Claudio Villa") (Roma, in sonno, 262)
on.dott. Rolando Picchioni (Torino, 808)
gen. Franco Picchiotti (Roma, capo gruppo 4, fasc 495)
ten.col. Antonio Piccirillo (Como, 264)
mar.cav. Romano Piccolomini (Firenze, 256)
prof. Claudio Pierangeli (Siena, 463)
dott. Giuseppe Pieri (Roma, 530)
Roberto Pieri (Firenze, 756)
Giovanni Pieroni (Firenze, 714)
on. Giulio Pietrosanti (Roma, 66)
dott. Michele Pignatelli (Roma, 334)
dott. Waldimiro Pinto (Brasile, 602)
magg. Francesco Pirolo (Roma, 260)
gen.sq. aerea Luigi Pirozzi (Roma, 854)
cap. Gino Pisani (Genova, 40)
dott. Giorgio Pisano (Cagliari, 642)
dott. Sergio Piscitello (Roma, 507)
dott. Alberto Pistolesi (Firenze, 749)
dott. Giuseppe Pizzetti (Firenze, morto, 410)
dott. Giulio Pizzoccheri (Milano, passato ad altra Loggia, 242)
dott. Michele Pizzullo (Roma, 145)
dott. Giovan Vincenzo Placco (Roma, 947)
prof. Carlo Poglayen (Macerata, 267)
dott. Giuseppe Pluchino (Ragusa, 957)
cap.fr. Giuliano Poggi (Caracas, 464)
cap.fr. Osvaldo Poggi (Padova, passato ad altra Loggia, 161)
dott. Marcello Poggini (Roma, 388)
dott. Duilio Poggiolini (Roma, 961)
col. Italo Poggiolini (Livorno, 575)
avv. Wolfango Polverelli (Roma, 162)
dott. Domenico Pone (Roma, 421)
prof. Leonello Ponti (Roma, 660)
dott. Saverio Porcari Li Destri (Cuba, 831)
cap. Fausto Porcheddu (67)
cap. Roberto Porcheddu (68)
dott. Pasquale Porpora (Milano, capo gruppo 14, fasc 70)
dott. Michele Principe (Roma, 829)
dott. Massimo Pugliese (Roma, 266)
prof. Clemente Pulle' (Messina, 955)
prof. Pietro Pulsoni (Roma, 69)
cap. Giuseppe Putignano (Firenze, 764)
ten.col. Giuseppino Quartararo (Livorno, 577)
amm. Giovanni (Juan) Questa (Argentina, 617)
dott. Domenico Rabino (Modena, 825)
dott. Giorgio Ramella (Genova, 771)
prof. Vincenzo Randi (Ravenna, morto, 71)
dott. Giacomo Randon (Roma, 146)
Bruno Ranieri (Roma, morto, 465)
dott. Domenico Raspini (Ravenna, 72)
gen. Osvaldo Rastelli (Bologna, 105)
maestro Giulio Razzi (Roma, morto, 466)
dott. Angelo Rega (Roma, 73)
cap. Aldo Renai (Firenze, 268)
avv. Lucio Riccardi (Bari, 74)
avv. Emilio Riccardi (Torino, morto, 95)
dott. Giuseppe Ricci (Viterbo, 467)
gen. Giovanni Riffero (Torino, 486)
dott. Renato Righi (Firenze, 122)
dott. Giovanni Rizzi (Verona, 760)
dott. Angelo Rizzoli (Milano, 532)
col. Vincenzo Rizzuti (Roma, 811)
dott. Enrico Rocca (Cagliari, 884)
col. Fausto Rodino' (Ostia, 269)
Carlo Rolla (Genova, 881)
dott. Francesco Romanelli (Roma, 75)
dott. Ovidio Romanelli (Roma, 335)
ten.col. Antonio Romano (Roma, 549)
dott. William Rosati (Genova, capo gruppo 15, fasc 673)
cap. Andrea Roselli (Potenza, 585)
gen. Roberto Roselli (Roma, 99)
prof. Edmondo Rossi (Roma, 805)
dott. Giorgio Rossi (Milano, 323)
Mario Rossi (Frosinone, 730)
dott. Bruno Rozera (Roma, passato al Grande Oriente, 76)
ing. Mario Rubino (Palermo, 336)
dott. Carlo Ruffo della Scaletta (Firenze, 717)
dott. Felice Ruggiero (Roma, 847)
dott. Domenico Russo (La Spezia, 846)
dott. Francesco Russo (Agrigento, 196)
cap. Guido Ruta (Stati Uniti, 628)
dott. Claudio Sabatini (Roma, 783)
ten.col. Gianfranco Sabatini (Aosta, 953)
dott. Elio Sacchetto (Roma, 634)
arch. Ambrogio Sala (Torino, 228)
magg. Mario Salacone (Roma, 163)
ing. Simonpietro Salini (Roma, in sonno, 531)
dott. Francesco Salomone (Roma, 678)
arch. Francesco Sanguinetti (Roma, morto, 337)
Ermido Santi (Genova, 772)
geom. Ferruccio Santini (Roma, 775)
dott. Mario Santoro (Bologna, 77)
gen. Giuseppe Santovito (Roma, 527)
dott. Roberto Sarracino (L'Aquila, 383)
geom. Stefano Sassorossi (Firenze, 719)
cav. Carlo Satira (Reggio Calabria, 78)
dott. Vittorio Emanuele di Savoia (Ginevra, 516)
dott. Vittorio Sbarbaro (Roma, 934)
dott. Francesco Scalabrino (Messina, morto, 469)
dott. Leonardo Scali (Roma, 958)
ten.col. Pasquale Scarano (Oristano, 839)
ten.col. Michele Schettino (Torino, 761)
dott. Darcy Schettino Rocha (Brasile, 607)
Aldo Schiassi (Bologna, 924)
avv. Giulio Schiller (Padova, 654)
ten.col. Mario Scialdone (Firenze, 147)
dott. Santo Sciarrone (Milano, 635)
gen. Salvatore Scibetta (Roma, 124)
col. Domenico Scoppio (Roma, 274)
ing. Alberto Scribani (Parigi, 198)
on. Loris Scricciolo (Chiusi, 125)
dott. Piero Scricciolo (Arezzo, passato al Grande Oriente, 149)
prof. Albino Secchi (Firenze, 411)
dott. Gustavo Selva (Roma, 623)
dott. Mario Semprini (Roma, 544)
dott. Pasquale Setari (Padova, 106)
ing. Lucien Sicouri (Genova, 580)
dott. Elio Siggia (Roma, 656)
ten. vasc. Giuseppe Silanos (Roma, 271)
dott. Enrico Silvio (Genova, 338)
prof. Augusto Sinagra (Roma, 946)
avv. Michele Sindona (501)
magg. Giovanni Sini (Livorno, 578)
dott. Raffaele Sinisi (Arezzo, 297)
gen. Giuseppe Siracusano (Roma, 496)
dott. Fiorello Sodi (Firenze, 34)
dott. Edgardo Sogno Del Vallino (Torino, 786)
Ugo Soldani (Firenze, 718)
dott. Angelo Raffaele Soldano (Roma, 272)
dott. Gerolamo Sommo (Aosta, 912)
dott. Girolamo Sorrenti (Roma, 339)
dott. Franco Sorrentino (Cagliari, 79)
ten.col. Lino Sovdat (Firenze, 471)
gen. Pietro Spaccamonti (Roma, 472)
dott. Ettore Spagliardi (Aosta, 915)
dott. Carmelo Spagnuolo (Roma, in sonno, 545)
dott. Piero Spalluto (Milano, 872)
dott. Paolo Sparagana (Losanna, 537)
dott. Aldo Spinelli (Milano, in sonno, 80)
on. Gaetano Stammati (Roma, 543)
dott. Antonio Stanzione (Forli', 793)
ten.col. Savino Stella (Firenze, 722)
dott. Domenico Stellini (Treviso, in sonno, 81)
magg. Marcello Stellini (Roma, 273)
dott. Giorgio Sternini (Venezia, 82)
dott. Giorgio Florio Stilli (Firenze, 648)
dott. Randolph K Stone (Los Angeles, 899)
dott. Bruno Strappa (Ancona, 584)
cap.dott. Giuseppe Strati (Reggio Calabria, 959)
dott. Francesco Sturzo (Palermo, 340)
gen. Carlos Suarez Mason (Argentina, 609)
dott. Giuseppe Szall (Milano, 524)
Leandro Tacconi (Roma, 632)
cap. Ezio Talone (Napoli, 276)
ing. Gennaro Tampone (Firenze, 750)
dott. Vittorio Tanassi (Roma 473)
magg. Giacomo Tarsi (Roma, 151)
avv. Paolo Tartaglia (Roma, 842)
dott. Bruno Tassan Din (Milano, 534)
Giovanni Tassitano (Pisa, 925)
dott. Elijak Taylor (Liberia, 619)
dott. Alberto Teardo (Albissola, 341)
dott. Mario Tedeschi (Roma, 853),
on. Emanuele Terrana (Roma, morto, 356)
cap. Corrado Terranova (Taranto, 83)
prof. Carlo Terzolo (Torino, morto, 342)
gen. Guido Tesi (Firenze, in sonno, 587)
Augusto Tibaldi (Roma, sospeso, 100)
dott. Mario Tilgher (Roma, passato al Grande Oriente, 84)
dott. Alessandro Tizzani (Torino, 795)
col. Mario Tognazzi (Firenze, morto, 412)
dott. William Tolbert (Liberia, morto, 618)
dott. Emanuele Tomasino (Palermo, 669)
Osvaldo Tonini (Brasile, 614)
amm. Giovanni Torrisi (Roma, 631)
cap. Menotti Tortora (Firenze, 275)
Silvano Tosi (Arezzo, 477)
Massimo Tosti (Roma, 929)
dott. Gaetano Trapani (Milano, 779)
ten.col. Mario Traversa (Brindisi, 758)
dott. Roberto Trebbi (Tirrenia, 685)
prof. Fabrizio Trecca Trifone (Roma, capo gruppo 17, fasc 327)
comm. Lorenzo Tricerri (Torino, in sonno, 85)
cav. Aurelio Tripepi (Reggio Calabria, morto, 474)
col. Giuseppe Trisolini (Roma, morto, 547)
avv. Francesco Troccoli (Bari, 86)
dott. Francesco Trois (Cagliari, 820)
ten.col. Domenico Tuminello (Perugia, 148)
gen. Mauro Turini (Roma, 740)
dott. Vincenzo Tusa (Palermo, 344)
comandante Paolo Uberti (Roma, 280)
dott. Asdrubale Ugolini (Firenze, 413)
geom. Mauro Ugolini (Firenze, 720)
ten.col. Giacomo Ungania (Roma, 901)
prof. Antonio Urbano (Catania, 279)
ten.col. Ottavio Urciuolo (Firenze, 126)
dott. Salvatore Vagnoni (Roma, 468)
avv. Mario Valenti (Arezzo, morto, 644)
dott. Roberto Valenza (Roma, 757)
dott. Vincenzo Valenza (Roma, 243)
gen. Enzo Vallati (Roma, 508)
dott. Cesare Valobra (Milano, in sonno, 87)
dott. Giancarlo Elia Valori (Roma, espulso, 283)
prof. Walter Vannelli (Roma, 88)
prof. Cesare Vannocci (Livorno, 89)
dott. Giuseppe Varchi (Trapani, 908)
gen. Dante Venturi (Palermo, morto, 346)
dott. Aldo Vestri (Genova, 90)
dott. Giovanni Viarengo (Torino, 91)
cap. Massimo Vicard (Roma, 866)
col. Mario Pompeo Vicini (Roma, 127)
col. Antonio Viezzer (Roma, 509)
dott. Alberto Vignes (Argentina, morto, 592)
dott. Luigi Nello Villa (Torino, 374)
dott. Vincenzo Villata (Roma, 391)
dott. Maria Jose' Villone (Buenos Aires, 690)
avv. Enrico Vinci (Roma, 282)
dott. Francesco Viola (Torino, 375)
magg. Enrico Violante (Livorno, 284)
dott. Ferdinando Visciani (Firenze, morto, 281)
dott. Annibale Viscomi (Montecatini, 647)
Roberto Visconti (Firenze, 751)
dott. Angelo Visocchi (Roma, 791)
dott. Gaetano Vita (Roma, 390)
dott. Fabio Vitali (Torino, in sonno, 347)
dott. Vincenzo Vitali (Siena, 348)
avv. Mario Vitellio (Roma, 666)
gen. Ambrogio Viviani (Novara, 828)
avv. Carlo Voccia (Roma, 667)
avv. Gaetano Vullo (Milano, 856)
dott. Fernandes Wilson De Valle (Buenos Aires, 687)
dott. Mario Zaccagnini (Roma, 92)
cap. Maurizio Zaffino (La Spezia, 285)
dott. Leonida Zanaria (Milano, 896)
dott. Mario Zanella (Roma, 476)
dott. Lelio Zappala' (Roma, 475)
ing. Lucio Zappulla (Palermo, 349)
dott. Aldo Zecca (Roma, 350)
dott. Sergio Zerbini (Modena, 93)
dott. Giorgio Zicari (Roma, 844)
dott. Alfredo Zipari (Roma, 470)
prof. Amonasro Zocchi (Roma, 571)
Elie Zocheib (Modena, 893)
on. Michele Zuccala' (Roma, 492)
comm. Antonio Zucchi (Arezzo, 128)
dott. Paolo Zucchini (Roma, 362).

Su 962 iscritti alla loggia P2 di Licio Gelli ben 177 sono militari, tutti ufficiali. Ad essi vanno aggiunti 6 ufficiali del corpo delle guardie di PS, 5 prefetti e vice prefetti, 11 questori e 5 funzionari di polizia. Per un totale di 204 persone che, prima del giuramento massonico, avevano giurato fedeltà allo Stato. Come dire che più del 20% della Loggia massonica segreta era composta da servitori dello stato.

Elenco per categorie lavorative degli aderenti alla massoneria del venerabile maestro Licio Gelli:

MILITARI E FORZE DELL'ORDINE: 208
MAGISTRATI: 18
UOMINI POLITICI: 67
SEGRETARI PARTICOLARI (politici) 11
FUNZIONARI REGIONALI: 7
DIRIGENTI COMUNALI: 8
INDUSTRIALI: 47
DIRIGENTI INDUSTRIALI: 23
IMPRENDITORI: 18
SOCIETA' PRIVATE (Presidenti): 12
SOCIETA' PUBBLICHE (Presidenti): 8
SOCIETA' PUBBLICHE (Dirigenti): 12
DIRIGENTI MINISTERIALI: 52
SINDACALISTI: 2
DIPLOMATICI: 9
DOCENTI UNIVERSITARI: 36
PROVVEDITORI AGLI STUDI: 2
BANCHE: 49
COMMERCIANTI: 1
COMMERCIALISTI: 28
CONSULENTI FINANZIARI: 4
COMPAGNIE AEREE: 8
EDITORI: 4
DIRIGENTI EDITORIALI: 6
GIORNALISTI: 27
SCRITTORI 3
DIRIGENTI RAI-TV: 10
COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE: 6
MEDICI: 38
ENTI ASSISTENZIALI E OSPEDALIERI: 10
ARCHITETTI: 7
AVVOCATI: 27
NOTAI: 4
LIBERI PROFESSIONISTI: 17
ANTIQUARI: 6
ALBERGHI (Direttori): 4
ASSOCIAZIONI VARIE: 10
ATTIVITA' VARIE: 12
LIONS CLUB: 4
ROTARY CLUB 7

02 novembre, 2009

Quante volte?

Quante volte ancora, un paese riconosciuto come 'civile', 'sviluppato', 'moderno'...
...ahh... al Diavolo! Volevo iniziare questo post(ino) con una bella frasona super retorica ad effetto sicuro... ma non ce la faccio. Questa volta no. Non serve.
I media ci abituano al peggio. Massacri ruandesi, pestaggi sudafricani, linciaggi tibetani, bombe, spari, coltellate, massacri vari... sappiamo tutto o comunque molto su carceri senza uscita per dissidenti politici o terroristi, su argentini volanti lanciati vivi dagli aerei o dalle finestre dei tribunali, su anarchici impenitenti e quant'altro... su ogni genere di orrore perpetrato in posti più o meno vicini a noi in modi che ci appartengono culturalmente o dei quali non avevamo percezione, idea, fino al momento in cui ne abbiamo letto su un giornale o visto in tv... ora... è successo di nuovo.

Un ragazzo è stato massacrato di botte.
Arrestato per possesso di marjuana.
20 grammi.
Valore al dettaglio inferiore ai duecento euro.

Massacrato per duecento euro.

O perchè ha risposto male alle Forze dell Ordine(?), o perchè... dio, mio, se anche fosse stato uno squilibrato, un violento... molto più che un teppistello di provincia qual'era probabilmente o un piccolo pusher... un vero e proprio Boss magari... 20 grammi d'erba... hanno pubblicato le foto post-autopsia.

Ho scelto di non pubblicarle nel mio post. Non serve. Lo sciacallaggio è prerogativa dei mezzi informativi ed il mio blog non vuol'esserlo, non ne ha nè le potenzialità nè l'ambizione.

Chiedetevi quanto costi ad un padre dire "Sì, pubblicate quelle foto".
Non è necessario essere un medico per capire che non ci si riduce così "cadendo" da una scala. Forse cadendo dalla stessa scala... venti volte di seguito ed in modi e posizioni diverse... ma neanche.

L'hanno picchiato. L'hanno massacrato fino all'ultima scintilla vitale.

Riporto un articolo tra i tanti:

Stefano Cucchi è stato arrestato nella notte fra il 15 e il 16 ottobre. E’ morto una settimana dopo. Cosa sia successo, in questo intervallo, nessuno lo sa. La famiglia ha diffuso le foto scattate dopo l'autopsia. Sul cadavere ci sono segni di colpi e percosse, le arcate paretali sono livide, deformate, violacee.
Stefano che muore senza un perché
Stefano muore. Come Federico Aldrovandi, come Aldo Bianzino. Muore non di morte naturale, ma di morte violenta.


Stefano Cucchi. Le foto sono state portate in redazione di “Il Fatto”, dopo la conferenza stampa della famiglia, Caterina Perniconi e Silvia D’Onghia, che ha ricostruito una piccola grande storia dell’orrore, quella di un ragazzo morto dopo un arresto perché aveva con se 20 grammi di marijuana.

Stefano è stato picchiato. Stefano è stato lasciato senza cure. Stefano è stato lasciato solo. Non gli hanno permesso di vedere i suoi genitori, sua sorella nemmeno un minuto. Sono passati giorni e giorni e lui muore completamente sfigurato, dimagrito da 43 a 37 chili. Aveva 31 anni, lavorava col padre come geometra nello studio di famiglia. La sera del 16 Ottobre scorso si imbatte nei carabinieri che lo arrestano perché ha in tasca 20 grammi di marijuana.
Lo portano a casa sua per una perquisizione: sta ancora bene. Saluta suo padre all’udienza per direttissima del giorno dopo e già qui cominciano a vedersi dei segni sul suo volto. Ha il volto così tumefatto che viene visitato dal presidio medico del tribunale. Poi fa il giro del Fatebenefratelli per delle radiografie dove gli riscontrano delle vertebre fratturate.
Ma poi tutto diventa ancora più nebuloso, impercettibile e l’ultima immagine di Stefano è quella diffusa dai giornali oggi: un viso irriconoscibile, un corpo dove palesemente la violenza di qualcuno ha agito fino a renderlo esanime.
E ancora una volta tocca scrivere di storie di brutalità, di pestaggi e di chissà cosa d’altro non provocati da risse tra bande rivali come le “gangs of New York”, ma avvenuti nel mentre il giovane arrestato è appunto in potere dello Stato, nelle sue mani, nella sua – così dovrebbe essere – “custodia”.
E un detenuto, per diritto, è sacro, inviolabile, a cominciare dalla fase degli interrogatori: la Costituzione, quella stupenda carta che diventa sempre più “straccia” a causa delle politiche delle destre e del ritorno di fiamma conservatore e xenofobo di tanta parte del popolo italiano, non consente non solo atti di violenza, ma neppure atti moralmente offensivi, ossia insulti e schernimenti che ledano la dignità del presunto reo.
Sappiamo benissimo che questa parte della Costituzione è nei record di violazioni quotidiane. E sappiamo benissimo che è nel triste DNA del cameratismo poliziesco, in quella beffarda definizione di “forze dell’ordine”, una costante propensione all’utilizzo di mezzi e parole che sono violenti, che sono intimidatori, che sono tutto tranne che i termini di garanzia previsti per un arrestato.
Stefano muore, dunque. E questo è il fatto. E muore senza un perché, visto che non è ammissibile finire in una bara per la detenzione di 20 grammi di “Maria” e che neppure la peggiore delle leggi proibizioniste avrebbe come pena la morte per un fatto simile.
Eppure Stefano muore. Come Federico Aldrovandi, come Aldo Bianzino. Muore non di morte naturale, ma di morte violenta. E allora, la domanda dei genitori e di sua sorella è un dito puntato davanti agli occhi dello Stato: “Chi ha ridotto così il nostro Stefano?”.
Qualcuno, per favore, risponda. Lo faccia lei Signor Presidente della Repubblica, perché noi, come vede, scriviamo questi articoli come epigrafi sulle tombe di giovani ragazzi che non possono essere uccisi dalla Repubblica, dalle sue Istituzioni, dai suoi Enti che devono invece prendersi cura dei cittadini tutti, delle cittadine tutte.
Dove nasce la violenza che uccide Stefano, che ha ucciso Federico e che ha messo a termine la vita di Aldo e, tanti e tanti anni fa, anche quella di Franco Serantini, di Giorgiana Masi…
Certo, erano tempi difficili quelli, gli anni ‘70 “nati dal fracasso”, quelli dove lo scontro politico era acceso. Non era e non dovrebbe essere stato mai un alibi per picchiare a morte Franco e lasciarlo morire in un coma solitario nella cella quel 7 Maggio 1972…
Ora parliamo di un ragazzo fermato perché i carabinieri trovano su di lui un po’ di “erba”. E’ possibile che da un arresto ne derivi una morte? E’ inaccettabile, impossibile da concepire, e per questo muove al ribollire del sangue e all’indignazione di ogni poro della nostra pelle il fatto che Stefano non ci sia più.
Che tipo di gestione dell’ordine pubblico si è venuta formando in questi anni in Italia? Quale linea è stata oltrepassata? Di sicuro una linea legale se si guarda alla Costituzione, non se si mette lo sguardo alla repressione sulle droghe leggere equiparate a quelle pesanti, e se si tratta come un pericoloso spacciatore un giovane di 31 anni che rientra a casa all’1.30 del mattino e che, a vista d’occhio, non sta facendo nulla contro persone o cose.
E, comunque, dopo averlo fermato, il potere non è ancora contento e si accanisce su di lui, lo fa diventare un mostro o qualcosa di simile. Forse così lo vedono i suoi aguzzini. Forse così lo vedrebbero anche molti ignoranti e bigotti sostenitori dell’ordine, della sicurezza e della disciplina.
Bell’ordine, bella sicurezza, bella disciplina! Che uccidono un ragazzo, che negano una giovane vita, che violano quella Legge (con la “elle” maiuscola!) che tanto esaltano come principio assoluto di giustizia.
Ed invece Legge e Giustizia molto spesso sono compagne separate, che si incontrano incatenate dalla volontà di un codice, ma non da quella della verità.
I genitori e la sorella di Stefano, ma pure noi tutti, abbiamo bisogno di sapere, di conoscere chi lo ha ucciso, come questo sia avvenuto e cosa abbia mosso alla violenza efferata che ha reso il sorriso di un trentunenne una mesta, triste apertura di labbra che sembrano chiedere un ultimo disperato tentativo di aiuto.

Marco Sferini
Savona, 30 ottobre 2009


...ora cosa succederà? Niente. Ovvio. Individueranno i partecipanti al massacro (mentre scrivo vengono pubblicate le prime notizie relative a presunte intercettazioni telefoniche tra i poliziotti della penitenziaria), li puniranno con qualche tipo di 'ammenda', 'sospensione', 'blocco della carriera'... MAGARI qualche giorno di carcere... fine. Nulla che in alcun modo possa cambiare anche solo un po' questa cultura infame. Nulla che possa dare anche solo una remota speranza che le cose cambino.

Cedo alla lusinga della legge "del taglione". Prendete i poliziotti e pestateli fino ad un passo dalla morte. Poi curateli in pubblico. Obbligate i loro colleghi a percepire il terrore portato dal dolore fisico e dall'isolamento.

Scommettiamo che se lo fate servirà a qualcosa?

Tutto il mondo è paese... queste cose non succedono solo da noi... vero.
Ma è anche vero che siamo tra i più vivi sostenitori delle campagne contro la pena di morte... che additiamo i paesi/boia come assassini... che vantiamo un retaggio culturale pari solo alla nostra tracotanza.

...noi non applichiamo la pena di morte. Uccidiamo direttamente in cella o nei sotterranei dei nostri carceri o negli spazi definiti dalle loro stesse menti, i nostri "delinquenti"... sessanta suicidi l'anno in carcere a fronte dei 2200 totali nel nostro paese), 2/3 dei detenuti sono in cella in attesa di giudizio, quindi sono "ancora" innocenti... ma non importa. Non in un Paese dove il Premier dice "non mi dimetterò anche se vengo giudicato COLPEVOLE"... il lodo Alfano? A cosa serviva già?... :-), non in un Paese dove il Parlamento è indagato o già condannato nella sua quasi totalità e dove il 55% dei Parlamentari tira cocaina come un aspirapolvere... loro però non li arrestano e sicuramente non li picchiano...
non fino a quando preferiremo il Grande Fratello a Report... ecc... ecc... ecc...

bye!

16 ottobre, 2009

FINLANDIADSL ! ! !



Da tutta la rete globale si solleva un applauso.
La Finlandia ha deciso che internet è un diritto di tutti i cittadini. Il che, nel fortunato paese nordico, equivale a dire che è un diritto anche per quel 4% che ancora non è connesso.

Ma il governo aggiunge che i cittadini hanno diritto alla banda larga: 100 megabit al secondo entro il 2015 ma un mega già entro luglio 2010.
Il principio, in qualche modo, era stato enunciato anche in Francia, Estonia e Grecia.
Ma solo in Finlandia è stato sostenuto da una politica forte e concreta.
Se le compagnie telefoniche avevano pensato di potersi sedere ad aspettare di essere più a ridosso del 2015 per portare la banda larga a tutti come era previsto fino a ieri, ora non possono più nascondersi: il governo finlandese ha deciso che la banda larga è un diritto e dunque deve esserci subito ovunque per tutti. Perché, dichiara il governo finlandese, “oggi non si può vivere senza internet: è come l’acqua, l’elettricità e i servizi bancari”.

Anche in base a questa politica, la Finlandia sta assumendo una leadership in Europa nelle politiche per le infrastrutture abilitanti dell’innovazione, con regole semplici e incentivi chiari.

Speriamo che queste perle di sapienza possano contaminare anche il nostro governo.

14 ottobre, 2009

W7

Sto usando da un mese Windows 7 (Ultimate RTM 7600 x86 - eng)...beh... che dire...
Ho sempre detestato i sistemi operativi MS... per un miliardo di ottime ragioni oggettive più due miliardi di ottime ragioni soggettive... poi ho incontrato Windows 7. Per ora mi sta entusiasmando... spero che questa 'sensazione' tecnica possa godere di una grande longevità... vedremo!

Legge anti omofobìa...

Non è passata... eppure i "futili motivi" sono un'aggravante in caso di processo per un reato penale... eppure... uccidere uno perchè è frocio o lesbica... è un futile motivo... forse per alcuni non lo è affatto.

"Ha resistito soltanto un giorno all’esame dell’aula la proposta di legge sull’omofobia, poi il suo cammino si è fermato. Per l'Udc si tratta di un testo incostituzionale e l’assemblea di Montecitorio ha approvato, con i voti di Pdl e Lega, la questione pregiudiziale avanzata dal partito di Casini: 285 voti a favore, 222 contrari e 13 astensioni. Democratici e Idv hanno votato contro". (La Stampa)

12 maggio, 2009

Gara di Photoshop... celebrity robots...

...sarò io prevenuto... ma nessuna di queste immagini è scevra da un minimo di gusto splatter/cyberhorror... è la mente umana che tende al male corrotta dalla società in cui viviamo o sono solo io con le mie solite paranoie immoitivate?! ...se è buona la prima... forse sarebbe il caso di chiedersi se continuare o meno con la ricerca in ambito di robotica... e se si decidesse di scegliere in senso positivo... forse sarebbe il caso di ridefinirne l'etica e di 'forgiarla nel ferro col fuoco"... :-)
...ma no, dai, sono solo io che sono paranoico! :-)












Fermatevi! Prima che sia tardi!




Sale in cattedra Saya: la supplente robot

Da: Tiscali Web

Sarà capace di mantenere l'equilibrio e la disciplina in classe? Oppure dopo qualche minuto sarà un ammasso di circuiti fumanti ed esauriti? Non resta che testarla con una prova d'urto! Si chiama Saya ed è il frutto del lavoro del team della Tokyo University of Science coordinata dal professore Hiroshi Kobayashi: questa fembot può parlare e interfacciarsi con gli studenti.

Grazie a uno speciale sistema di muscoli artificiali sa muovere le varie parti del viso per esprimere le emozioni come entusiasmo o disapprovazione e se qualche studente è straniero lei passa senza problemi da una lingua a un'altra. Sai cosa ti dico? In Giappone può funzionare perché lì i robot fanno parte della società e a scuola c'è rigore e ordine, ma qui in Italia... nemmeno a parlarne!

Scommetto che leggendo di Saya ti sono venuti in mente i film di Lino Banfi & Co. con le sexy supplenti. Beh, una robotta amante già esiste e un recente studio ha mostrato come gli automi possano innamorarsi, niente è impossibile per i giapponesi!




Robot-love: programmato per amare (troppo)
Quand’è che puoi dire che un robot ami davvero? Forse quando viene rifiutato e patisce le pene dell’innamorato non corrisposto! E’ quel che è successo al povero Kenji, un robottone oltre il quintale che ha perso la testa per una ricercatrice del progetto a cui prendeva parte...

Troppo facile programmare un robot affinché abbracci, mandi baci e dica frasi zuccherose: il vero amore è soprattutto quello che fa compiere gesti irrazionali e emotivi. E Kenji si è comportato da vero umano! Ma andiamo con ordine: Toshiba ha finanziato gli studi su robot di terza generazione insieme all’Istituto di Ricerca Robotica Akimu per simulare le emozioni umane. Kenji era un componente del gruppo, ma è successo l’impensabile.

Una ricercatrice trascorreva ogni giorno molto tempo con Kenji per la manutenzione e i controlli e come in una vera storia d’amore il povero robot ha perso letteralmente la testa per lei. La situazione è diventata tragicomica una sera quando la ragazza voleva tornare a casa. Pensa che Kenji ha abbandonato ogni controllo e ha iniziato a abbracciarla impedendole di andarsene. La poveretta ha così chiamato la sicurezza a gran voce e Kenji è stato disattivato.

E ora? Uno dei responsabili, il Dr. Takahasi ha affermato che fra qualche anno “Ameremo e saremo amati dai robot”. Vaglielo a dire al povero diavolo di Kenji, lui ha il cuore infranto ora! Meglio tenerlo “addormentato” per un po’, ma se è così umano nei sentimenti anche per lui il vero amore sarà per sempre... anche se mai corrisposto.

Speriamo che Kenji non diventi un robot killer per la disperazione. E’ sicuramente molto meno complessata la robotta amante Aiko che si dona ai proprietari senza provare sentimenti!