
Questa foto è una delle meno cruente che ho trovato su Google cercando 'massacre Saddam'. Altre ho deciso di risparmiarvele perchè siamo sotto Natale.

Potevano aspettare la mezzanotte del 31 dicembre... ed invece hanno stappato la bottiglia ieri sera...
Saddam non era un brav'uomo, non era un buon presidente e soprattutto era pubblicamente un carnefice.
Non sono io a dovermi schierare a favore o contro la pena di morte in un caso come questo. In generale non condivido tale disciplina ma in alcuni casi che riconosco come particolarmente efferati, immagino che non sia corretto privare chi ne ha il diritto morale, di quella vendetta che sola può restituire a chi soffre l'idea, anche aleatoria e forse non durevole di giustizia.
E'morto un mostro pubblico la cui unica componente umana era ormai riconosciuta dal fratello e dai pochi parenti rimastigli.
Non posso però non pensare che Saddam prima di diventare 'L'asso di picche', 'l'uomo da abbattere', 'The Public Enemy Number One' del mondo occidentale... lavorava per la CIA.E fu la stessa CIA, secondo i meglio informati, a sederlo sulla poltrona di presidente dell'Iraq finanziando il suo colpo di stato per ottenere forti agevolazioni sul prezzo del petrolio.Allora quante altre forche dobbiamo preparare per gli autori di questi massacri che dopo quasi vent'anni ancora continuano per dare agli americani una guerra in cui costruire se stessi? Le loro ansie, le loro paure, la loro economia del terrore...
Grazie USA, avete regalato un martire al terrorismo.
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