Buongiorno,
so che non leggerà mai quest'e-mail e che probabilmente avrà incaricato un suo collaboratore di filtrare questo tipo di comunicazioni dal momento che Beppe Grillo ha pubblicato il Suo indirizzo e-mail sul suo blog.
La scrivo ugualmente. Come un messaggio in una bottiglia in mare.
La Rete, uso volutamente la maiuscola per sottolinearne il carattere personalizzante, fu pensata e voluta a seguito della dismissione dei protocolli di comunicazione da parte dei militati USA, libera.
Cosa intendo per libera?
I vari sistemi di comunicazione in ambito informatico, sono tutti dotati di logging, cioè di porzioni di software mirate a registrare e conservare 'accessi e comportamenti' da parte degli utenti o di altri programmi.
Tali meccanismi devono essere utilizzati ai sensi delle leggi vigenti e di solito questo viene fatto.
L'autodisciplina di Internet è basata proprio su questo principio:
se qualcuno non rispetta 'le regole' (leggi in vigore) ho gli strumenti nativi per rintracciarlo e prendere i dovuti provvedimenti.
Questa lunga premessa in risposta alla prima delle motivazioni suggerite dai media, riguardante la necessità espressa in Parlamento e non contestata dai Ministri, di una legge che, cito testualmente: "Metta ordine", tra le pubblicazioni sul Web.
Ebbene, l'ordine esiste già. Mi rendo conto che in assenza di competenze tecniche a riguardo possa essere complesso comprendere che
non sarà mai un registro come il ROC a poter disciplinare la pubblicazione di siti o blog. Le faccio però cortesemente notare che il volume
di dati coinvolti è tale da rendere inimmaginabile una realtà nella quale gli sviluppatori delle piattaforme server e gli stessi 'Padri' di ciò che oggi è Internet, non avessero colto l'intuizione per la quale l'informatica possa e debba essere disciplinata unicamente dall'informatica stessa. In merito poi all'idea di concepire una sorta di tassazione per i contenuti web, non so se esistano altre realtà nel mondo dove ciò sia stato fatto, ma non credo esista la possibilità di effettuare un controllo realmente efficace in tal senso.
Esistono webserver che occupano meno di 500KB (circa 1/3 di un vecchio dischetto floppy) e che scompaiono completamente riavviando il pc. Qualunque azienda o consulente Le dirà che è possibile controllare le pubblicazioni su Internet in maniera Giusta, starà mentendo.
Non considero leggi di questo tipo anti-democratiche, tuttavia il mio biasimo si rivolge agli effetti che potrebbero avere sui sistemi di comunicazione e sul morale dei cittadini ai quali apparirebbero senza possibilità di replica, come una pesante forma di censura della libertà di espressione, sebbene concepite al fine di "Fare Ordine".
Come moltissimi ho un blog che La invito a visitare http://b10h4ck.blogspot.com/
Io per primo (molti come me), nel caso una legge di questo tipo dovesse passare, chiuderò il mio blog per sempre o chiederò 'aiuto ed ospitalità' ad un paese dove chi governa ha compreso che la rete non è anarchica. E' libera.
Oltre a queste note di critica nei confronti di una legge degna delle più becere tirannie, posso suggerirLe quanto di più costruttivo debba e possa essere fatto: è necessario irrigidire le leggi che obbligano i providers a conservare i log del traffico Internet per tutti i protocolli ed accertarsi della loro ferma e costante applicazione.
Questo non con lo scopo di individuare le persone che scaricano materiale multimediale dai circuiti peer to peer, (questa è un'altra assurda speculazione ad opera di multinazionali dell'intrattenimento e software house che da decenni s'arricchiscono alle spalle d'artisti e consumatori, crogiolandosi su leggi per la conservazione dei diritti d'autore che nacquero in altre epoche e con altri scopi, quali la difesa di chi crea e di chi diffonde dal plagio e dal furto di idee) ma per poter seguire a ritroso le tracce lasciate su Internet da chi commette crimini violenti, truffe ecc.
La ringrazio per la paziente attenzione.
Marco
aka b10h4ck
1 commento:
complimenti per la splendida e mail che hai inviato al sig. Levi, sono in procinto di inviargliene una anch'io, sebbene sappia che non otterrò alcun risultato. Sono uno studente di informatica e, nonostante non possegga blog personali per mia scelta, ho sempre creduto nella loro grande utilità come strumenti di comunicazione. Far passare una proposta del genere sarebbe nel minore dei casi....scandaloso. Oramai non sanno più cosa tassare..pensino piuttosto a ridursi gli stipendi. (4000 euro di portaborse non mi sembra proprio un buon esempio....poi ci si stupisce come gli stipendiati con 1000 euro al mese non riescano a tirare avanti). in tre parole più un punto: E' UNA VERGOGNA.
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